|
Atrani
informazioni, hotel, vacanze |
Guardando
Atrani, con il suo inestricabile intreccio
di vicoli, stradine e scalinatelle, non è
difficile capire perché Maurits Cornelis
Escher se ne innamorò a prima vista
quando vi arrivò all’inizio del
'900 e qui ideò oltre 100 delle sue
opere. Con la sua struttura urbana, tipicamente
medioevale ma da anni ormai caratterizzata
dai cavalcavia della Costiera che abbracciano
dall’alto le casette sulla spiaggia,
Atrani è senza dubbio il paesino della
Costa d'Amalfi che meglio ha conservato l’atmosfera
e l'aspetto di un tempo.
Guardandolo dal mare, il piccolo borgo segue
nella sua forma la piccola caletta ad anfiteatro
che lo ospita, arrampicandosi poi verso la
montagna tra piazzetta, vicoli coperti e tipiche
"scalinatelle" che seguono l’antico
corso del fiume Dragone. Scorci splendidi,
meta di pellegrinaggio turistico riscoperti
con ancora maggiore entusiasmo negli ultimi
anni in cui Atrani è diventata il vero
cuore pulsante delle serate in Costiera Amalfitana.
Impossibile resistere infatti al fascino della
splendida piazzetta su cui si affacciano bar
e localini, colorati dall'alto dai folcloristici
panni stesi alle finestre insieme ai grappoli
appesi di pomodori "a piennolo",
tondi e rossi, buoni fino all'inverno. |
Da vedere |
La visita al borgo deve
quindi iniziare dalla Chiesa di San
Salvatore de Birecto, dove avveniva
l'incoronazione delle massime autorità
governative, a cui veniva solennemente posto
sul capo il berretto ("birecto")
dogale. Rimaneggiata in stile neoclassico,
la chiesa è in realtà antichissima.
Fondata infatti nel 940, contiene un pluteo
marmoreo della fine dell'XI secolo che mostra
altorilievi di stile bizantino e figure antropomorfiche
di derivazione longobarda. La bella porta
di bronzo fu fatta fondere a Costantinopoli
nel 1087 dal nobile Pantaleone Viaretta, lo
stesso che vent'anni prima aveva procurato
ad Amalfi la porta del Duomo. Le due porte
sono molto simili e quella di Atrani presenta
due battenti formati da 24 formelle, con le
quattro centrali ricche di intarsi in argento,
rame e smalti, eseguiti con tecnica orientale
(persiano-siriaca).
Sulle pendici del monte è posta invece
la collegiata di Santa Maria Maddalena,
sorta nel XIII secolo come ringraziamento
degli atranesi alla Madonna per averli liberati
dai predoni saraceni. è costituita
da un unico ambiente rettangolare coperto
da una volta a botte e illuminato da due finestroni
di età barocca come la facciata. Nella
piccola sacrestia è conservata un'urna
cineraria romana di marmo bianco. La cupola
maiolicata e la torre campanaria a pianta
quadrata sono diventate il simbolo dello skyline
di Atrani.
Accanto alla chiesa si trova la Grotta
di Masaniello, al di sotto della
quale è situata la casa materna del
celebre capopopolo napoletano, costruita in
cima a 500 scalini.
Poco al di sopra dell'antica via pubblica
che collega Atrani con Amalfi c'è la
Grotta del Santi. Si tratta
probabilmente di una parte dell'antico monastero
benedettino dei SS. Quirico e Giulietta fondato
nel 986 dal futuro arcivescovo Leone I. L'entrata
della piccola grotta, che si apre su un terrazzamento
coltivato a limoni, è contornata da
uno degli archi di sostegno di un canale idrico.
La Grotta ha il perimetro di un quadrilatero
irregolare e le pareti decorate da affreschi
in stile bizantino, risalenti al XII secolo
e raffiguranti i quattro evangelisti. Sul
fondo verde campeggia un santo guerriero,
certamente San Giorgio, con il braccio levato
a reggere l'asta. |
Per saperne di
più: www.atranihotel.it |
|
|
|
|